Allerta Meteo!

Leggo da un’amica di Facebook che l’allerta meteo sta preoccupando la gente manco dovesse arrivare un tornado. Beh, secondo me è una moda! Negli anni ’80 gli pseudo-yuppies leggevano in spiaggia Il Sole 24 Ore fingendo di capire qualcosa di borsa, economia e finanza. Del resto, ancora qualche soldo girava… oggi che tra la crisi, le tasse, l’Imu e le spese eccessive sostenute per far finta di essere figli di papà (vacanze in Sardegna, Suv, cellulari, tablet etc.) i soldi sono finiti si è passati a qualcosa di molto più economico: IL METEO! Non costa nulla e ci fa sentire perfettamente incastrati nelle tendenze del Nuovo Millennio. Ce lo stanno propinando a tutte le ore e in tutte le salse, non c’è programma televisivo che non gli riservi uno spazietto: anche nella tv delle lacrime a un certo punto arriva una velina che, minigonna inguinale d’ordinanza e fare serio e compassato come conviene a ‘n programma de piagnoni, informa il pubblico sull’andamento del tempo. Le previsioni meteorologiche h24 hanno mandato in pensione anche i nonni e la loro frase canonica: “Me fa male er calletto der ditino, mesà che domani vie’ ggiù ‘o sgrullone!” (a Roma i vari alluce, mignolo o medio vengono indicati con ER DITONE, ER DITINO, ER DITO DE MEZZO). Eh, che nostalgia di quei tempi!

Quanto è attendibile il meteo? - Credits: Pixabay. Bitstrips

Parallelamente a questo, un’altra tendenza divertente solo per chi l’ha lanciata, e cioè quella di dare un nome ad ogni perturbazione che minaccia il Paese: la tradizione l’abbiamo importata dai cugini d’America, gli Aviatori che durante la Seconda Guerra Mondiale presero a chiamare coi nomi delle suocere le varie turbolenze a cui andavano incontro, subito frenati dalle femministe degli anni 70 che per par condicio decisero di alternare nomi femminili e maschili; fatto sta che l’Organizzazione Mondiale di Meteorologia ci ha preso gusto, e ogni mese noi poveri comuni mortali siamo sempre sotto minaccia di una Katrina, un Igor o una Circe passando per Scipione e Caronte, dei quali l’ultimo mi mette sempre un filino di angoscia in più per varie reminiscenze scolastiche. Quando il meteorologo annuncia con voce che ha del sadico: “E’ in arrivo Caronte!” come se sottintendesse “E mo’ so’ cazzi vostri!” devo confessarvi che provo un brivido di terrore.

Spaventati dal Meteo - Credits: Bitstrips

I social network poi come al solito fanno la loro parte, e ad ogni annuncio di perturbazione/ciclone/anticiclone spiattellano anche la notizia-bufala relativa al tempo pilotato, ed ecco i boccaloni a dire la loro con 23.557.632 commenti sgrammaticati e relative condivisioni seriali: manco avessero trovato il Sacro Graal o il fischietto di Super Mario Bros 3. Il Meteo ci condiziona fin da quando ci alziamo la mattina: già, perché da quando esistono anche le app con le previsioni del tempo, non ci sprechiamo più nemmeno ad alzare la tapparella e tirare le tende per vedere se fuori c’è il sole (quando non c’erano i social si faceva tutti i giorni ed era una cosa bellissima). Scendiamo giù dal letto, accendiamo il pc e andiamo a controllare che tempo farà: se è brutto niente happy hour, aperitivi, lunch, brunch e chi più ne ha più ne metta! Potremo ALLERTARCI, standocene in casa, magari su Facebook a farci i fatti degli altri o a guardare le strade della nostra città con Google Earth (aprire le finestre non serve quando c’è la tecnologia!).

Una bella giornata di primavera - Credits: Pixabay, Bitstrips

Ma la nostra app potrebbe anche annunciare bel tempo. Lì saremo costretti ad uscire e a fare una vita da esseri umani e non da amebe attaccate allo smartphone a mo’ di protuberanze inermi: saremo obbligati ad incontrare gente, guardare le cose dal vivo e non tramite schermo, annusare i profumi del mare, delle piante, delle botteghe dei fornai, avere il piacere di sentire tra le dita le pagine di un libro o la seta di un abito senza provare quella sensazione di freddo sotto i polpastrelli quando scorriamo con le dita sul vetro del telefonino, ma soprattutto potremo riscoprire il calore dei contatti umani: un abbraccio, un bacio, una stretta di mano… vi pare poco?

Ecco, allora invece di finire vittime dell’allerta meteo, delle bufale sul tempo pilotato e dei programmi (spesso poco attendibili) per verificare in tempo reale se pioverà o ci sarà il sole, tornate alle care e vecchie abitudini di una volta:

  1. Disinstallate tutte le app sul meteo e affini;
  2. Rispolverate il nonno coi calli dolenti o il cugino che “Aoh, sta a cambia’ tempo, me fa male ‘a ferita d’aappendiscite!”;
  3. Aprite la finestra e guardate fuori!

Senza se e senza ma! Eccheccazzo!

Come al solito scusate i miei francesismi ma anche ad Oxford a ‘na certa smadonnavamo.

Se bbeccamo ‘aa prossima.

La Bionda

5 pensieri riguardo “Allerta Meteo!

  1. Io ormai non guardo più il meteo, mi metteva sempre ansia. So che se ho mal di testa il tempo sta cambiando mentre se ho un forte capogiro nel giro di 5 minuti viene giù tanta di quell’acqua da munirsi di canoa!

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