Leoni da tastiera

Stamattina, come spesso accade quando mi alzo presto mi sono messa al pc e ho fatto un giretto su Facebook. Il mio occhio è caduto su un post di RDS in cui si esaltava la bellezza di Soleil Sorge in bikini, ex Uomini e Donne ed ex gieffina. Ho visto la foto all’interno dell’articolo e non c’è che dire, è una gran bella ragazza.

Quello che mi ha stupito sono stati i commenti. Un commento in particolare. Di solito quando si parla dell’aspetto fisico delle cosiddette vip, a scagliarsi contro la persona in questione sono in prevalenza le donne: insulti impronunciabili, commenti al vetriolo, allusioni al presunto modo in cui la ragazza può essere entrata nel mondo dello spettacolo e quant’altro, tutte situazioni diciamo ‘standard’ quando si tocca l’argomento aspetto esteriore e/o forma fisica.

Credo che la maggior parte delle commentatrici siano donne che non si piacciono mosse dall’invidia (accade anche alle comuni mortali, quando sono attraenti, di ricevere occhiatacce e frecciatine da donne bruttine o insicure del loro aspetto), altre magari sottolineano il fatto di ‘essere meglio loro’ e in certi casi è anche vero e ci tengono a precisarlo e con orgoglio, ma andiamo oltre.

Il commento a cui ho accennato è quello di un uomo sulla quarantina, che se ne è uscito con un lapidario “Sta cessa!”. E allora, curiosa come sono e desiderosa di capire il perché un individuo di sesso maschile davanti alla foto di una giovane donna che prende il sole in bikini possa reagire in questo modo, ho visitato il profilo di questo signore.

Mi sono imbattuta in un tizio che sembrava una via di mezzo tra il Vito Catozzo di Giorgio Faletti e una di quelle caricature che Carlo Verdone ci ha regalato tante volte nei suoi film: non bello, non alto, non magro (e anche se lo fosse stato non avrebbe avuto comunque il diritto di dare della cessa a nessuna), con un profilo pubblico pieno di post sgrammaticati e video autocelebrativi.

In uno lodava le sue doti culinarie sminuendo quelle della moglie, mostrando un piatto di spaghetti con le vongole che diceva di aver cucinato lui stesso. In un altro invece si soffermava sulla moglie che ballava davanti alla tv dandole della nullafacente a suon di: “Guardala come si diverte a ballare invece di fare le faccende domestiche!”. Suppongo anche lei intorno ai quaranta, sciatta, trascurata, appesantita, infagottata in una t-shirt bianca, fuseaux di lycra azzurri che non le rendevano giustizia, calzini da basket e ciabatte maschili, capelli sporchi e spettinati.

Lo so che è politicamente scorretto, ma a voi, di fronte a tanta incoerenza, e con tutto il rispetto per quella povera donna che ha avuto la sfortuna di incontrarlo e sposarselo pure, non verrebbe voglia di dirgli:

“Parli tanto di cesse ma una te la sei sposata?”

E se anche avesse dato della cessa alla Sorge perché non condivide il modo di vivere e/o di mettersi in mostra dei vip, a voi non verrebbe voglia di aggiungere:

“Non ti piacciono i vip ma sui social, anche se con scarso successo, ti atteggi proprio come loro!”?

L’ho detto più di una volta, e lo ripeto: secondo me i social non andrebbero messi nelle mani di tutti. Specie di quelli che ne fanno uso per sfogare le proprie frustrazioni. Non sono d’accordo con chi dice “Sei un personaggio pubblico, guadagni un sacco di soldi e questo è lo scotto che devi pagare per la notorietà”.

E “Sta cessa” è solo uno dei tanti insulti, e non è nemmeno tra i più gravi, che quotidianamente leggo nelle pagine Fb dedicate al mondo dello spettacolo e che colpiscono in prevalenza le donne, specie se di bell’aspetto o di successo.

Non è che se uno è famoso ti debba piacere per forza, ma da lì a mancargli di rispetto ce ne passa. Ma chi ha il cervello grosso come un’oliva questa cosa non la capisce né la capirà mai.

Se beccamo presto, e scusate lo sfogo politicamente scorretto.

La Bionda.