COVID-19: come sopravvivere agli stupidi?

Sembrava che non ne saremmo mai usciti, e invece eccoci qua, pochi giorni dopo l’inizio della fase 2, a riorganizzare la nostra vita sociale e lavorativa dopo questa batosta epidemica che non avremmo augurato neanche a Brooke di Beautiful quando ha rubato Ridge a quella babbalona di Caroline. Abbiamo tirato fuori le palle e, anche se per parlare di ritorno alla normalità è un po’ presto, possiamo dire che il peggio non è proprio passato ma sta passando. La convivenza forzata ha fatto scoppiare molte coppie, in qualche famiglia ha creato litigi e incomprensioni ma in altri casi ha consolidato i rapporti interpersonali nei nuclei familiari in cui, vuoi per il lavoro, vuoi per la vita frenetica, non c’era mai tempo per stare insieme.

se stava mejo

E se è vero che la lontananza spegne i fuochi piccoli ed alimenta quelli grandi, in molti hanno riscoperto sia il significato dell’amicizia sia quali sono i veri amici: quelli che, a suon di telefonate e video chiamate, hanno fatto di tutto per non abbandonare chi vive da solo e ha trascorso la quarantena come un detenuto in cella d’isolamento, in particolar modo gli anziani, per i quali in certi casi si sono mobilitati interi condomini per portar loro tutto ciò di cui avevano bisogno. Sono gesti che ti fanno pensare che a questo mondo ancora esistono persone intelligenti, caritatevoli ma soprattutto con un cuore grande così. Ma visto che io mi devo incazzare almeno una volta al giorno, voglio parlare anche degli altri, quelli che, come si dice a Roma, ‘Leverebbero ‘e bbotte da ‘e mano pure a ‘n Santo’.

CENTODUE

In questi due mesi per combattere la noia e restare sempre connessa al mondo circostante sono stata sui social un po’ di più, e in certi miei contatti ho scoperto una disinformazione e una scarsa intelligenza che non avrei mai sospettato. La prepotenza di avere ragione su notizie palesemente fake che condividevano in maniera seriale commentandole come fossero esperti in materia, tacciando di ignoranza e stupidità chi osava contraddirli. Il bello è che hanno dato il meglio di sé nei gruppi Facebook cittadini o di quartiere, alimentando il panico o il malcontento nelle persone più avanti con gli anni o culturalmente più ‘semplici’. Inutile cercare di spiegar loro che spesso le fake news in questione venivano sfruttate anche da giornalisti di rilievo per fare audience e ottenere condivisioni (e di conseguenza soldi dagli sponsor).
E inutile dire che sono due mesi che non faccio altro che segnalare post e bloccare gente.
È diventato il mio sport durante il lockdown. Non sono potuta andare né in palestra né a correre, ma il mio dito indice a forza di cliccare sul mouse ha fatto prima massa e poi definizione, diventando così muscoloso che adesso sembra quello di Sylvester Stallone ai tempi di Rocky.
Lo so, questo periodo mi ha resa particolarmente intollerante. Già nun me reggevo prima, figuramose mo’.
Sono rimasta allibita dall’assenza cerebrale di persone cosiddette ‘insospettabili’. Quando scherzavo sui cosiddetti ‘Laureati all’università della vita’ non pensavo ci credessero davvero. E invece.

Che tristezza. Meno male che tra ‘n po’ se magna.

Bon appetito e bon pranzo a tutti.

S’aribbeccamo.

La Bionda

8 pensieri riguardo “COVID-19: come sopravvivere agli stupidi?

  1. graffiante e ironico il post sul Civid. Non il solito che riprende altri che riprendono altri in una catena di Sant’Antonio delle fake news ma intelligente sarcastico. La clausura avrebbe dovuto insegnarci qualcosa ma pare che tutti, passata la grande paura, pensano che tutto sia solo un brutto ricordo.

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