Stamattina girovagando su Facebook mi sono imbattuta in un articolo online in cui si parla di una nota casa di abbigliamento ‘cheap’ che per la campagna di beachwear 2019 ha scelto ragazze con ciccia, rotoli e smagliature. Mi sono andata a leggere i commenti (al momento sono 5361 ma credo cresceranno in maniera esponenziale!) e mi sono stupita di quante donne abbiano iniziato a dire cose tipo:
“W la normalità!”
“W le donne reali!”
“W la bellezza autentica!”
E tutta una serie di luoghi comuni stereotipati peggio della famiglia del Mulino Bianco.

Tra i tantissimi commenti letti a riguardo, un buon 70% delle donne ha affermato che le donne ‘normali’ hanno tutte i rotoli e le smagliature, che le magre non lanciano un messaggio positivo per la salute, che il fatto che si vedano meno donne belle in giro è una liberazione, e – dulcis in fundo – che finalmente hanno capito chi comanda (!!!). Il 15% delle accanite commentatrici si è scagliato contro chi ha ‘osato’ dire che per la pubblicità dei costumi da bagno ‘forse’ sarebbe stato più opportuno scegliere le classiche modelle taglia 38/40 oppure donne con le curve ma con una forma fisica migliore, come ad esempio una 42/44 ma con tutte le forme al posto giusto, e là sono volati gli insulti. Poi c’è stato un 10% delle interlocutrici che ha difeso strenuamente le top model, e anche in questo caso si è rischiata la rissa mediatica, fino ad arrivare alla percentuale più bassa, un esiguo 5%, che ha sostenuto – a mio avviso giustamente – che nessuno mai propone uno stereotipo di donna a metà tra la modella scheletrica e quella oversize.

Io capisco che spesso la moda e ultimamente i social si stiano facendo sfuggire la situazione di mano, che le donne in sovrappeso siano tante, e capisco anche che in tante abbiano delle imperfezioni che le rendono insicure: ciò che non capisco è, oltre l’accanimento di molte di loro nei confronti delle donne magre o normopeso (spesso ‘ghettizzate’ o tacciate di essere anoressiche o maniacalmente fissate con la forma fisica), il definire sempre e comunque ‘vere’ o ‘reali’ soltanto quelle con problemi di linea o addirittura al limite dell’obesità. Personalmente, come penso che non ci siano dei canoni prestabiliti per definire una donna ‘bella’ o ‘perfetta’, allo stesso modo credo che non esistano caratteristiche attraverso le quali una donna possa essere definita ‘vera’. Credo anche che se una donna è sicura di sé stessa, e se è soddisfatta dell’immagine che tutte le mattine le rimanda lo specchio, non si mette certo a fare crociate mediatiche per screditare l’immagine delle modelle ‘standard’ o di altre donne di bell’aspetto che popolano le riviste di moda e i salotti tv; e non si accanisce nemmeno contro le belle donne che incontra nella vita di tutti i giorni, perché ce ne sono, eh?! e riescono ad essere tali anche senza avere a disposizione tutti i soldi e i trattamenti che hanno le vip.

Comunque ho notato che tutte quelle che nella discussione si sono autodefinite donne ‘vere’ e che hanno detto di mettere al primo posto il cervello, sono state le prime a esclamare: “Finalmente anch’io posso fare la modella!” (la bellezza interiore prima di tutto, eh? Mavvaffanculova’!). Come la giri la giri, in tutta questa bailamme i fattori scatenanti sono due: l’invidia e il desiderio di stare al centro dell’attenzione. Perché certe tipe, oltre ad odiare le belle donne, le modelle e le attrici in quanto tali, secondo me le odiano perché vorrebbero prenderne il posto, avere la loro stessa popolarità e riscuotere gli stessi loro consensi, anche se apparentemente fingono di no e si professano amanti della sostanza più che dell’apparenza. E se davvero tutte queste signore sono felici che si dia spazio alle modelle cosiddette ‘imperfette’ e pretendono solidarietà a 360° circa le loro insicurezze, beh allora dovrebbero riservare lo stesso trattamento anche agli uomini con la ‘panza’, le maniglie dell’amore e la calvizie, evitando di sbavare appresso a tronisti, gieffini palestrati e trentenni con la tartaruga, ed evitando di postare sui social foto del prima e del dopo di certi vip che hanno subito un notevole calo fisico sbeffeggiandoli con le amiche per come sono diventati.
DONNEEEE! Per favore, siate meno ipocrite, ammettete i vostri limiti e quando guardate una campagna pubblicitaria, imparate a soffermarvi sull’articolo pubblicizzato, e non su chi lo indossa. Vi piace? Andate in negozio, chiedete di provarlo, se vi si addice bene, sennò passate ad altro, senza pensare che però alla modella (o amica o parente a cui lo avete visto addosso) stava bene e a voi no. Imparate ad accettarvi, e non a fare crociate affinché la società e il mondo tutto non accetti e ghettizzi chi è diverso da voi o chi ve fa rosica’. LE SCELTE ALTRUI, ANCHE SE NON CONDIVISE, VANNO IN OGNI CASO RISPETTATE: quindi ben vengano le campagne pubblicitarie con donne fuori dagli stereotipi che impone la moda, purché servano a far capire a chi soffre di forti complessi relativi al proprio aspetto che tutte le donne possono essere belle, anche quelle con qualche difetto, e non a far tirare un sospiro di sollievo a un manipolo de cozze rosicone.
S’aribbeccamo a bbreve.
La Bionda.
2 pensieri riguardo “Donne ‘vere’”