Ciao, Dylan

Le ragazze che come me hanno avuto la fortuna di essere adolescenti tra il 1990 e il 2000 sono state ‘contagiate’ da quello che, più che un semplice teen-drama, è diventato in breve tempo un vero e proprio fenomeno di costume: Beverly Hills 90210, in cui le vicende dei gemelli Brenda e Brandon Walsh e dei loro amici ci hanno tenuti incollati alle poltrone per ben 10 serie. Con loro abbiamo riso, pianto, sofferto, ci siamo arrabbiati, a volte anche identificandoci nei personaggi che più ci somigliavano giocando a copiarne i look e gli atteggiamenti. Il caschetto alla Brenda, il biondo di Kelly, gli abiti di Donna… Beverly Hills ci è piaciuto subito, perché dopo Happy Days, che aveva contenuti decisamente più ‘leggeri’, è stato il primo telefilm in cui venivano affrontate tematiche molto serie relative a droga, alcool, AIDS, con una puntata-shock in cui viene narrato addirittura il suicidio di uno dei protagonisti secondari.

Ma soprattutto, Beverly Hills ci è piaciuto perché, a un certo punto, è arrivato Dylan McKay. E, all’improvviso, noi ragazze degli anni 90 abbiamo smesso di sognare il principe azzurro ed abbiamo incominciato a pensare a lui. Bello e dannato al punto giusto, ma capace di amare senza misure, magari a modo suo, ma in maniera totalizzante, proprio come solo i belli e dannati sanno fare. Prima la dolce Brenda, la brava ragazza sorella del suo migliore amico, poi Kelly, bella, ricca e viziata, il suo alter ego femminile, in una diatriba infinita che ci ha appassionato per ben dieci stagioni. Un triangolo amoroso che creò due ‘fazioni’: quelle che tifavano per Brenda e quelle (tra cui la sottoscritta) che parteggiavano per Kelly. Posso dire di essere ‘diventata grande’ guardando Beverly Hills 90210, e, come tante sue fan, non nego di aspettarmi ancora, dagli uomini che incontro, che abbiano dentro di sé un po’ di Dylan.

Lo scorso 4 marzo Luke Perry, l’attore che ha dato magistralmente vita a questo personaggio che nel tempo è diventato quasi reale e con cui è stato sempre identificato anche quando ha interpretato altri personaggi, è morto in seguito ad un ictus devastante che lo aveva colpito qualche giorno fa. Le condizioni dell’attore erano state definite subito molto critiche, ma da lì a pensare che non ce l’avrebbe fatta ce ne passava. Invece, come un fulmine a ciel sereno, la brutta notizia. Il nostro amato Dylan non c’è più.

Con lui sono svaniti gran parte dei sogni dell’adolescenza e quella favolosa magia dei nostri amatissimi anni 90, quando a illuminarci gli occhi e il cuore non era la luce blu dello smartphone ma il sorriso di Dylan McKay. La vita è quasi sempre ingiusta, con lui lo è stata di più. Gli ha dato tanto, ma gli ha tolto tutto troppo presto. Ironia della sorte, per un bel po’ ai tempi di Beverly Hills si era vociferato che il suo personaggio sarebbe uscito di scena morendo. Che tristezza sapere che, invece è accaduto per davvero e in maniera così inaspettata.

Addio, Luke, non dimenticherò mai il tuo ciuffo da rockabilly, le tue camicie a quadri, il tuo sguardo intenso e il tuo modo di sorridere inclinando leggermente la testa da un lato. Sei stato il ragazzo, il fratello, l’amante, l’amico che tutte avremmo voluto avere. Ti definirono, a ragione, il nuovo James Dean. Ora sei entrato nella leggenda, proprio come lui. 

La Bionda

10 pensieri riguardo “Ciao, Dylan

  1. Brava Raffaella… hai sinteticamente espresso ciò che buona parte di noi ha vissuto in quel magico periodo, la nostra post adolescenza…chiunque di noi, o almeno un’alta percentuale, quando passava la serie televisiva restava inchiodato a vederla e sognare…
    ❤️💕…Ciao Luke Perry!

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    1. Ciao Tina. Aver vissuto la prima giovinezza nei mitici anni 90 è stato fantastico, e sono grata a Beverly Hills per averci regalato momenti indimenticabili. Oggi le serie preferite dagli adolescenti sono prevalentemente fantasy o poliziesche, e credo che in tv si senta molto la mancanza di un teen drama come quello di cui il bel Luke Perry è stato protagonista. Li aiuterebbe a sognare un po’ e ce n’è davvero bisogno. Un abbraccio. ❤

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      1. Io sono del 74. E comunque sì, anche a me Kelly piaceva tantissimo. Ho sempre fatto il tifo per lei e Dylan. Brenda mi stava elegantemente sugli zebedei. Troppo viziata e con quei genitori pesanti tra capo e collo… mammamiaaaaa 😀 😀

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      2. Ahahahah 🙈 Brenda non era simpatica nemmeno a me nonostante nella mia comitiva d’amici fosse pluriosannata😜👎! Io son dell’81 siamo dello stesso periodo occhio&croce😜👌

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